Lesione del cercine dell'anca
Cosa sono le lesioni dei tessuti molli?
Sono le lesioni dei legamenti, della cartilagine, della membrana sinoviale e dei tendini. Le lesioni del cercine acetabolare sono le patologie delle parti molli più frequenti nell’anca.
Che cos’è una lesione del cercine dell’anca?
L’acetabolo (o cotile) è la cavità che accoglie la testa del femore. Il suo perimetro corrisponde all’incirca a una circonferenza ed è rivestito da un anello di fibro-cartilagine detto “cercine” o “labbro” (in latino e in inglese “labrum”).
Questa struttura funziona come una guarnizione meccanica che aumenta la tenuta dell’anca e favorisce i movimenti.
Però, in modo simile ai menischi del ginocchio, può andare incontro a lesioni che alterano il funzionamento dell’anca.
Quali sono le cause?
Le lesioni del cercine possono essere causate da un trauma acuto o da un meccanismo ripetitivo che ne indebolisce progressivamente la resistenza fino alla rottura. Anche l’artrosi può causare una progressiva degenerazione del labbro con rottura finale.
Quali sono i sintomi?
Una lesione del labbro acetabolare non provoca necessariamente dolore o condiziona i movimenti dell’anca. Negli altri casi invece, il dolore è acuto, localizzato in genere all’inguine ma può irradiarsi tutt’intorno all’anca. Spesso il paziente riferisce di sentire uno scatto (click) o la sensazione di un incastro quando flette l’anca (ad esempio nel sollevare il ginocchio verso il tronco).
Diagnosi
L’Ortopedico vi chiederà notizie sul come e quando è iniziato il problema e dopo vi visiterà. Molto probabilmente vi richiederà un’artro-Rm dell’anca, che è un tipo particolare di Risonanza Magnetica. Prima dell’esame si inietta un liquido in vena, in modo da migliorare la definizione delle immagini e il contrasto tra i vari tessuti molli che circondano l’articolazione.
Trattamento – conservativo
Si basa sulla kinesiterapia con esercizi di rinforzo della muscolatura dell’anca e di recupero del movimento. Possono essere temporaneamente utilizzati farmaci anti-infiammatori. L’Ortopedico potrebbe anche decidere di eseguire qualche infiltrazione di acido ialuronico o di cortisone direttamente nell’articolazione allo scopo di ridurre l’infiammazione, migliorare la lubrificazione e ridurre il dolore.
Trattamento -chirurgico
Se i sintomi no passano con le terapie conservative, l’ortopedico prenderà in considerazione il trattamento chirurgico per via artroscopica.
Artroscopia: Il chirurgo eseguirà 2-4 piccole incisioni. Attraverso una di queste introdurrà una fibra ottica per esaminare l’articolazione mentre, attraverso le altre potrà inserire degli strumenti per regolarizzare il labbro lesionato o, se possibile, ricucirlo. Al termine, le piccole incisioni saranno chiuse con un punto di sutura o con un cerotto.
Riabilitazione post-operatoria
A seconda del tipo di anestesia praticato, la dimissione potrà avvenire lo stesso giorno dell’operazione o la mattina successive. Per le prime 2 settimane, sarà consigliabile utilizzare due stampelle per camminare, applicando il peso sull’arto operato in modo progressivo, secondo le indicazioni del chirurgo. Seguirà un periodo di riabilitazione della durata di circa 1 mese per rinforzare la muscolatura e recuperare il movimento completo dell’anca.