Tendinopatia calcifica

Che cos’è una tendinopatia calcifica?

È una patologia causata dall’accumulo di sali di calcio che si depositano sulla cuffia dei rotatori (in particolare sul tendine sovraspinoso). A volte si riassorbono spontaneamente con il tempo, altre volte provocano problemi. Questo accade quando diventano troppo grandi e possono causare problemi meccanici come una sindrome da conflitto, oppure quando causano una reazione infiammatoria dei tessuti circostanti come, ad esempio, una borsite subacromiale. 


Cosa le provoca?

Le cause sono, al momento, sconosciute. 


Quali sono i sintomi?

Nelle fasi iniziali il dolore è modesto o può essere del tutto assente. Aumenta invece nelle fasi finali della malattia, quando cioè le calcificazioni cominciano ad essere riassorbite. In questi casi la spalla è anche piuttosto rigida ed i movimenti sono difficoltosi. 


Diagnosi

L’ortopedico vi chiederà come è cominciato il problema e vi visiterà per capire quali sono i movimenti che provocano dolore. Richiederà poi una radiografia che potrà essere ripetuta a distanza di tempo per controllare se i depositi di calcio si stanno riassorbendo.


Trattamento conservativo

La base del trattamento è costituita da riposo (braccio al collo), applicazioni di ghiaccio e farmaci anti-infiammatori. Vi richiederà poi un ciclo di onde d’urto per ridurre il dolore e promuovere il riassorbimento dei depositi. Superata la fase dolorosa, vi sarà probabilmente prescritta una ginnastica di rinforzo della muscolatura della spalla.


Trattamento chirurgico

In artroscopia l’ortopedico localizzerà i depositi di calcio ed asporterà quelli visibili. Eseguirà poi ripetuti lavaggi per rimuovere anche i depositi più piccoli, spesso non visibili. Ovviamente, in caso di evidenza di altre lesioni (rottura della cuffia dei rotatori, spazio subacromiale troppo stretto, etc.) provvederà al loro trattamento contestuale. 


Riabilitazione

Vi sarà consigliato di tenere il braccio a riposo (con un tutore) per una settimana. Gli esercizi di riabilitazione inizieranno già dal giorno successivo all’operazione e dovranno essere proseguiti regolarmente per almeno 2-3 mesi.